Lettera di Valeria Recanati e suo personale pensiero.

Bellezza Interiore…
se potesse essere vista e amata incondizionatamente. Questo era per me vitale, a tal punto di arrivare a non Legittimarmi un pensiero, un bisogno,  un sentimento.
La rabbia? Introvabile per assicurarmi di non distruggere tutto e tutti…
Il bisogno d’Amore che era troppo grande…
grande quanto la paura di non essere apprezzata,  stimata e amata,
ricercato il perfezionismo per sfuggire alla peggior malattia: sentirmi abbandonata!

C è un legame tra Anoressia e Amore,
il bambino teme di non essere amato dai genitori,
l’anoressica dice no al cibo perché non si accontenta delle cose materiali,
chiede che le venga mostrato amore,
si fa del male, si mette in pericolo di vita per avere conferme,
per capire se l’altro può  perderla, può vivere senza di lei.
Per vedere reazioni, se viene compresa o giudicata, avvicinata o allontanata.
Se non riceve riscontri positivi pensa di non meritarseli,  di non meritare amore.
Sono appelli,  richieste, grida di un dolore nascosto per troppo tempo.
Il corpo anoressico è una Rivoluzione Silenziosa,
un modo per riguadagnare lo spazio per esprimere i propri bisogni,
per sentirsi Viva e non viva in funzione dell’ altro.
Staccarsi dalla dipendenza del bisogno di cibo è un tentativo di rendersi indipendenti rispetto alle delusioni,
un tentativo di controllo,
uno scudo di fronte alla sofferenza,
un’anestesia…
Si chiude con l’amore.
Dalle frustrazioni inizialmente scaturite dal non sentirsi accettate  e volute in tutto e per tutto,  sono prevalsi i bisogni materiali (anche alimentari). Sull’espressione di un amore incondizionato, si è sviluppata la convinzione di dover essere docile e ubbidiente per poter meritare affetto e riconoscimento,
la convinzione di dover essere perfetta.
Quando questa bambina cresce e s’innamora, e soprattutto si sente amata,
pur di mantenere questa condizione è capace di tutto.
Poi, a seguito di un grosso lavoro interiore,
di maturità e responsabilità,
esperienze e  insegnamenti,
ma anche satura di aspettative non corrisposte  e bisogni insoddisfatti,
cerca nuovi equilibri indipendenti da ciò che è al di fuori di lei.
Difende la sua natura rispettandola e  Amandola per prima,
prendendo sicurezze e autostima,
uscendo da ogni possibile paura che nasconde le proprie insite risorse.
Esce così dal giudizio degli altri, dall’ingerenza di pressioni rigide e aggressive.
Come la vita dà vita,
c’è una parte di noi che chiede di essere rinnovata,
arriva il tempo in cui bisogna far emergere,  non trattenere,
staccarsi da tutto ciò che di vecchio c’è.
Se coltiviamo il lasciare andare,
nella fatica nasce una fluidità e tutto diventa più armonico,
in sintonia con la Vita che è costante cambiamento ( il mio secondo libro: La Vita è Come il Vento).
E quando noi cambiamo possiamo anche essere non visti, accettati e amati!
È un rischio che va corso,
è un Dono che va pagato!
Anche perché va considerato che spesso l’altro proietta i suoi mostri  verso di noi e bisogna far attenzione,
perché si entra in una lotta continua che impoverisce le risorse,
sistema immunitario, benessere, equilibrio e calma interiore.

Parole d’ordine:
Lucidità,
Consapevolezza,
Gestione Emozioni,
Accettazione
e Rinnovamento.

Concludo
per questi aspetti di vita terrena mi sento più vicina alle donne di ieri,
ma c’è quella parte di me eterea-spirituale che mi rende Unica
e prende forma mentre scrivo
che respira libertà, forza e bellezza
al solo pensiero che la mia vita stia diventando anche altro.

Valeria Recanati

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