Donna nomade

Donna nomade

Fata dei boschi, schiva e nascosta come fiore di muschio, leggiadra e guardinga. Occhi verdi come gemme e capelli color di corteccia.

Scura come terra umida di pioggia è la tua pelle, come vento di montagna il tuo profumo.

Il silenzio è la tua lingua, il rumore dei tuoi passi è la tua musica.

Donna gitana, donna nomade, le tue radici sono le radici di ogni luogo e la tua lunga gonna dai mille colori cancella le impronte dei tuoi piedi, perché la terra non ti appartiene e fa parte di te.

Sorridi in faccia a chi sfugge i tuoi occhi e a chi evita d’incrociare la tua strada, fai un inchino a chi ti chiama zingara, doni una benedizione a una donna chiusa nella gabbia dorata della sua casa.
Perché la tua casa non ha muri e confini, nessun tetto ti ripara dalla bufera ma la libertà è una calda coperta e una nuova strada la tua più grande ricchezza.

Enrica

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