So di cosa parla il fuoco,
conosco il potere di una poesia,
sono stata colpita, forgiata e levigata come una spada
da quel fabbro che dà forma ai giorni e alle notti.
Ogni donna sa benissimo di cosa parlo,
ogni donna conosce i segreti del fuoco.
Onoriamo Dee nei giorni a loro dedicati,
prepariamo altari con spighe intrecciate e versi in prosa
cercando riparo in un rituale.
Trasformiamo la materia con un decreto
accendiamo fuochi fatui nel nostro utero
e lo alimentiamo con parole d’amore.
Invochiamo Brigid e il suo potere per prepararci ad un nuovo che rimane tra il cuore e la gola.
Ci trasformiamo in Dee perché essere noi stesse ci sembra troppo poco,
e allora invochiamo e preghiamo tra il fumo dell’incenso e delle fiamme danzanti
credendo che basti questo per concederci la possibilità di avere quel che ci manca.
Ma dove siamo quando il rituale finisce?
Quali parole usiamo dopo che le candele e gli incensi si sono spenti?
Quali abiti indossiamo quando svestiamo la sacerdotessa?
Con cosa alimentiamo quella fiamma che arde all’interno del nostro utero?
Brigid non ci guarda solo a Imbolc,
la Triplice Dea non ci segue solo durante i rituali.
E se ne frega altamente di come abbiamo allestito il nostro altare,
la Dea ci vuole vere, autentiche nella nostra promessa,
coraggiose nel perseguire i nostri obiettivi
capaci di perdere tutto in un battito di ciglia
e comprendere, così, che tutto ci appartiene.
Fai dei tuoi giorni il tuo rituale,
trasforma il tuo letto nel tuo altare
e alimenta la fiamma che ti arde dentro con la tua creatività libera e sincera.
Onora te stessa sempre!
Enrica Prem Lagan