La storia di scrittura senza censura è la storia di una donna, soltanto una donna come tante altre. Una donna che ha avuto paura per la maggior parte della sua vita, una donna che ha seguito le regole, i consigli, l’appropriato e tutto quello che doveva essere fatto.
E che si è censurata per la maggior parte del tempo.
Per questa donna non è comparso nessun percorso alternativo e non ha trovato nessun maestro sulla sua strada, o un saggio consigliere che le facesse scoprire la bellezza che custodiva.
Aveva solo se stessa.
Ha dovuto osservarsi per molto tempo prima di riuscire a guarire il suo corpo stanco, perché lo spirito non la teneva in piedi, e l’anima semplicemente le ha fatto comprendere che era necessario rimanere a terra.
Questa donna ora sa che resistere è un errore, che rialzarsi è controproducente, credere che basti affrontare le batoste con spirito di sacrificio, o con positività, non paga.
Ora sa che esiste una spiritualità da supermercato e queste teorie sono più dannose che benefiche.
Questa donna non crede più a tante cose, ma ora non ha più paura.
Non ha maestri e non ha dèi, ha solo la sua esperienza e se stessa, nient’altro.
Che cosa ha fatto la differenza per lei?
Farsi una bella chiacchierata con Signora Morte.
Clarissa Pinkola Estés la chiama “La Donna Scheletro”, è colei che ci mette davanti tutte le paure e tutto ciò da cui scappiamo con testardaggine e inutile dispiego di energie.
Eppure, per quanto ci nascondiamo, la donna scheletro ci trova sempre.
Cosa vuole?
Essere guardata.
Sì, l’ombra che cammina al nostro fianco vuole essere presa in considerazione, vuole attenzione, vuole essere ascoltata.
La nostra ombra, tanto demonizzata da teorie spicciole e senza fondamento, è l’unica che ci conosce davvero. E non va illuminata perché non riusciremmo più a vederla! La nostra ombra è come le stelle, per vederla serve il buio della notte.
Ecco che lei compare, ha diversi volti, può essere spaventosa o meravigliosa ma non è importante il suo aspetto, perché è la mente con le sue credenze e i suoi pregiudizi a disegnarle i contorni, i quali sono sempre fasulli.
Come si dialoga con Signora Ombra?
Col cuore, semplicemente. Bisogna essere ricettivi e pronti.
Più facile a dirsi che a farsi, ma c’è un modo infallibile: la scrittura!
Scrittura senza censura è questo, uno scambio, un dialogo con la nostra ombra, un andare a fondo per scoprire che non c’è nessuna zona buia da cui fuggire.
Scrivere è un mezzo meraviglioso per vederci chiaramente.
E per vederci chiaramente basta aspettare la notte per scoprire che siamo luminose come stelle…
Vieni a far parte del bellissimo cerchio di donne di Scrittura Senza Censura, sarà una gioia per me conoscerti!
