Nelle terre selvagge alla sorgente del fiume Findhorn, in Scozia, viveva la donna lupo. La sua casa era il bosco, lei stessa era la selva.
Aveva scelto, per necessità, di allontanarsi dalla società e da tutto quello che lei stessa era stata.
Il faticoso smembramento delle certezze, non era facile da affrontare, ma ritornare alla vecchia routine, equivaleva a morire per sempre. Si muore in molti modi, e in una vita si muore innumerevoli volte, la differenza sta nel ricominciare a vivere diversamente. Scelta di coraggio, pericolosa e di ribelle fervore.
Aveva perso tutto: le certezze, la consuetudine, la giovinezza, la spensieratezza, sé stessa. Solo l’amore le apparteneva, quello nessuno glielo poteva togliere.
Era stata frantumata così tante volte che non le era più possibile ricostruirsi con le originarie sembianze. La solitudine del bosco le serviva per smistare, studiare, ritornare a prendere confidenza con tutti i suoi frammenti. Non per ripristinare le sue forme, ma per guardarsi dalle profonde fenditure lasciate da tali brandelli.
Donna pericolosa, donna selvaggia, attirava giudizi e biasimi di ogni sorta. La sua libertà spaventava e affascinava. All’inizio nessuno osava avvicinarla, era impensabile, non era saggio farsi vedere con quella donna strana.
Ma un giorno, una giovane ragazza la cercò nel bosco, aveva bisogno di scoprire se si potesse essere diversi senza soffrire. E la donna lupo le confermò la sua serenità con uno sguardo limpido, senza nessun tipo di turbamento o di paura.
La ragazza portò nel villaggio vicino questa notizia: «Faol, la lupa, non ha paura, è in pace con sé stessa! Non le importa dei nostri velenosi commenti. Lei è libera! »
Questa informazione portò scompiglio e fermento. Com’era possibile vivere libere? Com’era solo pensabile per una donna vivere ai margini come un’eremita, senza preoccuparsi di avere un aspetto decoroso, e cavarsela da sola senza aver paura?
Da quel giorno, Faol, si trasformò in esempio per le donne del villaggio, le quali fecero le loro scelte senza temere giudizi. Chi raccontava storie di donne libere ai bambini, chi sceglieva strade sconosciute, chi semplicemente esprimeva la sua arte, chi con coraggio non rimaneva nell’ombra. Chi alzava la voce, chi rideva a bocca aperta.
Faol arriva quando non è più possibile ricostruirsi usando i vecchi rattoppi, quando non è più possibile ricucire gli strappi. La donna lupo ti insegna a guardarti dentro attraverso tali crepe, per vedere te stessa e rinascere.
Enrica di Scrittura Senza Censura