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I custodi dei segreti

In una notte di Luna piena mi fu raccontata una storia ai piedi di un grande albero, con la considerazione di essere al cospetto di un antenato e sussurrando con ossequio parole tramandate.
Ora racconto questa storia d’amore così come mi è stata narrata, e svelo un antico segreto…

C’era una volta o dopodomani, una ragazza innamorata. La giovane donna con lo sguardo trasognato e lontano, si recava nel bosco in ogni momento libero. Tutti al paese, compresa la famiglia, pensavano fosse una triste storia, la povera ragazza soffriva per il classico amor impossibile ostacolato da eventi funesti. Allora con compassione la lasciavano girovagare tutta sola nel bosco, pensando che si allontanasse per non essere vista mentre si disperava.

La giovane donna invece, si sedeva sotto la Betulla più alta della selva e le consegnava parole d’amore e sospiri languidi mentre sognava il suo amore accanto lei, facendo tesoro dei ricordi e della memoria delle piante che li avevano visti unire corpo e anima proprio in quel luogo. Depositava segreti, baci e carezze, sussurrando promesse e progetti sulla loro vita insieme, senza mai dubitare della benevolenza e del sostegno della grande Betulla.

Finché, insieme alla pioggia, il suo amore tornò. Nessuno sapeva di quell’arrivo e alla stazione non c’era nessuno ad aspettarlo. Camminò sotto l’acquazzone senza fermarsi nemmeno per appoggiare il bagaglio. Entrò nel fitto del bosco perché sapeva che là l’avrebbe incontrata.

E lei era sotto la sua Betulla che sussurrava parole di passione, con una mantella ormai fradicia ma senza sentire il freddo di quel giorno d’autunno. Era l’amore a prendersi cura di lei. E poi lo sentì arrivare. Portava con sé tutto il peso dell’esperienza ma il suo cuore era leggero e integro, perché la Betulla e tutte le piante del bosco gli avevano portato le parole d’amore della sua amata.
Nessuno sa bene come e perché, ma se hai un sussurro d’amore consegnalo agli alberi, e non andrà perduto.

Dopo questa storia, nessun albero fu solo un albero e, con il rispetto dovuto e lo sguardo sognante, sussurro storie d’amore a boschi e foreste.

Enrica

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