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Generosa e voluttuosa dea dell’acqua

La generosità della Dea è risaputa e narrata da secoli, per fare esperienza della Dea nel quotidiano non c’è nulla da fare, semmai mettersi in ascolto e sentire. La Sua benefica presenza è costante dentro e fuori di noi.
Che le Dee siano diventate capricciose, schiave delle pulsioni, volubili, demoniache e quant’altro, a causa dell’indottrinamento religioso forzato, si sa da tempo. E per fare giustizia si dovrebbe cogliere il segreto nascosto delle leggende, e proporre una narrazione priva di contaminazioni…

Boann, benefica e voluttuosa dea dell’acqua. Madre primordiale associata alla mucca bianca, manifestazione generosa, fertile e medicamentosa della dea. La leggenda di Boann è legata alla nascita del fiume Boyne d’Irlanda, si narra infatti che in origine fosse un pozzo: il pozzo di Segais o anche chiamato Pozzo della Saggezza. Tale pozzo magico era circondato da nove Noccioli sacri ai Celti e le sue acque erano abitate dal salmone della saggezza che si cibava delle nocciole sacre che cadevano nell’acqua.

A Boann fu proibito dal marito, dio guardiano del pozzo, di avvicinarsi alle acque sacre.
Naturalmente Boann disubbidì, che lo dico a fare, e si avvicinò alle acque magiche.
Cosa vide Boann in quel pozzo? Cosa scorse?
Scorse la stagnazione, la mancanza del giusto fluire degli Spiriti sapienti, vide qualcosa che l’occhio maschile non poteva vedere. Quel potere non poteva rimanere nascosto e vincolato ma doveva essere condiviso. Allorché la Dea fece il giro del pozzo in senso antiorario, pratica magica usata per sciogliere legamenti e incantesimi di chiusura e blocco, per liberare tale tesoro.
Dopo la liberazione perpetrata dalla generosa divinità, le acque cominciarono a crescere fino a trasformarsi nel fiume Boyne. Le acque della conoscenza furono finalmente libere di raggiungere il mare. A questo punto la leggenda vuole che la nostra ribelle dea, muoia nelle suddette acque di una morte orribile. Eh certo! La “bambina disubbidiente” andava punita! Eppure questa versione fa acqua da tutte le parti! Boann dea delle acque, poteva morire nel suo stesso elemento? Io penso proprio di no. La divinità liberò sé stessa insieme alle acque e probabilmente diventò parte stessa del fiume, e forse raggiunse il mare e la piena libertà.

A volte occorre guardare da un diverso punto di vista. Senza accontentarsi della versione ufficiale di un mito o di una leggenda, o semplicemente di una notizia. Affinché un’altra narrazione diventi possibile.

Enrica

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