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La Strega e la Luna

Accade nelle notti di Luna piena, non c’è un movente e nessun vantaggio.

Esce di casa con un bel vestito, saluta i grilli e gli animali della notte,

mentre la gatta è già fuori che attende,

con le orecchie dritte e il manto lucente.

Né prima, né dopo, niente tentenni,

la Luna è già alta sopra la corona di abeti.

La strega corre nel luogo esatto e nell’esatto momento,

quel momento e nessun altro.

Corre senza lanterna e senza cautela,

ci pensa il suo istinto e la fervente passione a fare da guida.

Eccola arrivata nella magica radura,

con solo sé stessa al cospetto della grande Luna,

Lei generosa e manifesta

col vestito luminoso della festa.

Con gli occhi innamorati le volge lo sguardo e comincia a danzare.

Non c’è ego e neppure preghiera,

esiste solo l’amore e nessuna pena.

La strega non chiede, la strega non dà per avere,

semplicemente balla perché la luna è troppo bella.

La strega non manovra gli elementi,

la strega è gli elementi:

terra, aria, fuoco, acqua e spirito in egual misura,

lei stessa è l’equilibrio della natura.

Il fruscio della lunga gonna a fiori

e il respiro della passione sono gli unici rumori.

Dal più piccolo insetto al più rapace animale, tutti, si sono fermati a guardare.

Balla per l’amore e per chi l’ha conosciuto,

o mai incontrato e mai davvero voluto.

Balla con trasporto per celebrare,

affinché quella notte, il cuore di una donna, possa tornare a cantare.

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