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Tremate, le Streghe son tornate!

Chi è la Strega?

La Strega è diventata un allegoria folcloristica e, nella migliore delle sue versioni, un archetipo e un simbolo di donna libera dalle convenzioni sociali, completamente consapevole di se stessa e della sua individualità.

Bene, in parte è vero, ma chi è la Strega nella sua accezione più profonda?

Premetto che non amo molto parlare di Streghe a cuor leggero, e adesso ti spiego il mio punto di vista… perché nutro un profondo rispetto per tutte le donne (e uomini) che sono stati uccisi con questa etichetta che, a quei tempi, di allegorico, evolutivo o libero non aveva proprio niente.

È stato un lungo periodo buio dell’umanità, come ce ne sono tutt’ora, diventato nei secoli a seguire una storia con varie chiavi di lettura. Nel senso che tutti hanno cercato di raccontare la propria versione per una sorte di tornaconto, anche e soprattutto economico.

Creando una narrazione del mistero che promuoveva la satanizzazione del Femminile che, col nome di magia, attivò una credenza che fece parecchi danni (anche adesso), come il malocchio, per fare un esempio.

Avete idea del grado di paura che ha inculcato l’idea del malocchio nelle persone? E quanti personaggi si siano arricchiti imbrogliando questi poveri malcapitati? Vi suona come una storia attuale? Sì, l’imbroglione è il mestiere più vecchio del mondo.

 

Tornando all’argomento iniziale, tempo fa, visitando un antico castello nel trevigiano, ho potuto vedere le celle dei sotterranei nate per gli schiavi disobbedienti e per i ladri, poi usate per internare e successivamente “processare” le donne tacciate di stregoneria…

All’interno di questo tunnel fatto di buchi di 1,5 m per 1,5 m, si poteva trovare qualche verbale dei processi.

Come avveniva il processo?

Semplicemente, per così dire, queste donne dovevano ammettere di essere prostitute del diavolo, in una parola “streghe”, e avrebbero giovato di morte veloce. Se si rifiutavano sarebbero state torturate in modo orribile fino alla morte.

E, dai verbali, molte donne hanno rifiutato di essere chiamate streghe, negando questa accusa fino all’ultimo respiro, urlando il proprio nome. Ma questo già si sa.

Voglio, perciò, aprire una breve parentesi e forse far riflettere su qualcosa che, forse, non tutti sanno e cioè il ruolo della neo medicina in tutta questa storia.

Già, perché questi “stimabili studiosi” che passavano le giornate a sezionare cadaveri (già, pensate che c’era il commercio dei cadaveri, se portavi un cadavere a questi studiosi venivi pagato. Chissà le cose recondite di questo vero e proprio traffico. Lo intuisco ma non ci voglio pensare), avevano bisogno di corpi vivi per i loro esperimenti, ma soprattutto avevano bisogno di sradicare dalla cultura collettiva della gente, la conoscenza e la fiducia nelle cure naturali.

Le levatrici per esempio erano un bel problema, impedivano alla “neo-medicina” di prendere piede e di guadagnare per far ingrassare le tasche dei signorotti che avevano investito un bel po’ di soldi per questo progetto.

E allora, bingooo!

Due piccioni con una fava, corpi vivi sui quali sperimentare e pulizia totale della concorrenza!

Ecco, non me ne vogliano gli storici seri per il mio quadro semplificativo di una parte importante della storia dell’umanità, ma diciamo che ho descritto in poche frasi mattoni da 500 pagine e più.

Bene, questo è il motivo che mi fa usare poco la parola Strega. Troppo dolore, troppe persone uccise, troppa ingiustizia e orrore.

Quindi torniamo alla domanda primaria di questo articolo…

Chi è la Strega?

La strega è il femminile ferito, abusato, ucciso, nascosto. La strega è Lilith, sì, ha ragione chi l’ha detto prima di me.

Il Femminile è molto complesso, purtroppo tendiamo a semplificare un po’ troppo la sua valenza. Naturalmente, ci tengo a precisare che quando parlo di Femminile non intendo il sesso ma il corpo-kosha-energia-vibrazione-personalità-caratteristica di ogni individuo.

Ecco, definito questo, torno al femminile ucciso.

La Strega è la parte di noi che brucia sul rogo e che viene uccisa ogni volta che seguiamo il nostro intuito, ecco che fa male, caspita se fa male, e fa paura, molta paura.

Non si offenda chi professa il peace and love con il sorriso perennemente stampato in faccia, ma penso che se non sentiamo il fuoco che brucia sotto i nostri piedi e la paura di essere scoperte, significa che non stiamo facendo niente di eretico, significa che siamo una tra i tanti.

Non sto parlando di ribellione a tutti i costi, sto parlando di avere il coraggio di essere se stesse, e per conoscere se stesse bisogna conoscere la strega, svegliarsi di notte terrorizzate, scappare, avere paura di quello che scopriremo, attraversare la trasformazione del fuoco, essere sezionate vive, metaforicamente parlando ovviamente, anche se, quando si provano queste sensazioni ci sembrano tutto tranne che metaforiche.

Ecco che il Femminile ucciso trova pace, torna ad essere la levatrice, la ragazza disinibita, la veggente, l’ammaliatrice, l’indipendente, la naturopata, l’artista, la diversa e molto molto altro.

Tutto questo articolo per sottolineare una cosa che reputo importante adesso… resistiamo, non facciamoci “etichettare”. Pretendiamo di poter essere noi stesse e di essere libere davvero…

Con rispetto

Enrica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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